IL PUNTO SUI BONUS CASA PER IL 2025: COSA POTREBBE RIMANERE

8 NOVEMBRE 2024

Le varie modifiche al quadro normativo in materia di bonus edilizi prevedono, con ogni probabilità, la proroga delle detrazioni anche per le spese sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, un taglio lineare al 30% e la possibilità di fruire di detrazioni al 50% nel 2025 solo per le prime case. Al contrario del Superbonus che termina il 15.10.2024 (a determinate condizioni) per i bonus ordinari si  potrà dunque godere di una detrazione differenziata fino al 2027 in base alla tipologia dell’abitazione. Si potrà fare affidamento anche per il 2025 sul Bonus Mobili e il Bonus Barriere Architettoniche (dentro le spese sostenute per ascensori e montacarichi, per elevatori esterni all’abitazione, per la sostituzione di gradini con rampe, fuori il rifacimento di bagni e infissi). Rimane totalmente escluso il Bonus verde. Rappresenta un ulteriore elemento di “deterrenza” il tetto alla detrazioni per i redditi superiori a 75.000 euro, calcolato moltiplicando l’importo base, determinato in base al reddito complessivo del contribuente, per il coefficiente che varia in funzione del numero del nucleo familiare.

Bonus edilizi al 50% nel 2025 sulle prime case, 36% sulle altre

La più rilevante delle novità della Legge di Bilancio è sicuramente la proroga dei bonus edilizi (Bonus ristrutturazioneEcobonusSismabonus e Sismabonus acquisti) al 50% fino al 31 dicembre 2025, limitata alle prime case, con una ripartizione in 10 anni e un massimale di spesa fissato a 96.000 euro. (RICORDIAMO CHE SINO AL 31/12/2024 L’ECOBONUS RISULTA AL 65% PER ALCUNI TIPI DI INTERVENTO QUALI SOSTITUZIONE DEL GENERATORE DI CALORE ESISTENTE CON POMPE DI CALORE E COIBENTAZIONE DELLE PARETI OPACHE ORIZZONTALI/VERTICALI RIENTRANTI IN DETERMINATI VALORI DI TRASMITTANZA TERMICA). Le abitazioni diverse dalla prima casa potranno continuare ad usufruire del bonus casa nel 2025, ma con una riduzione di 14 punti percentuali, ovvero al 36% e con un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro confermato per ora solo per il Bonus ristrutturazione.

Le aliquote si abbassano ulteriormente nel biennio 2026/2027:

  • 36% per gli interventi realizzati sulle prime case,
  • 30% per gli interventi realizzati su abitazioni diverse dalla prima casa e altre tipologie di immobili.

Bonus mobili prorogato di un anno

Il Governo ha previsto la proroga per il 2025 della detrazione del 50% anche per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici legati agli interventi di ristrutturazione edilizia. (Quindi inseriti in una ristrutturazione edilizia più corposa non fine a se stessa).

La misura è lineare: questo significa che il bonus mobili si potrà applicare al 50% sia se si tratti di prima o di seconda casa. Il limite di spesa resta fissato a 5.000 euro ripartiti in 10 quote annuali.

NOVITÀ Bonus edilizi “condizionati” dal nuovo tetto alle detrazioni

Le detrazioni fiscali previste dai bonus edilizi trovano un ulteriore limite nel nuovo plafond familiare per le spese detraibili. Dal 2025 i contribuenti dovranno fare attenzione a non superare il tetto massimo previsto per le spese da portare in detrazione come spese per l’istruzione, ristrutturazioni edilizie e contributi previdenziali e assistenziali.

Sono previsti limiti alle detrazioni per chi ha un reddito oltre i 75mila euro:

  • chi ha un reddito tra i 75mila e i 100mila euro può portare in detrazione fino a un massimo di 14mila euro;
  • chi ha un reddito oltre i 100mila, può detrarre fino a 8mila.

In assenza di figli la cifra è dimezzata (moltiplicata per il coefficiente di 0.5), per quanti hanno un solo figlio ridotta moltiplicando per un coefficiente di 0.85, resta pari se si hanno più di tre figli o figli con disabilità. Sono escluse dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese le spese sanitarie detraibili, gli oneri sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024; il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. I nuovi limiti non hanno effetto retroattivo e si applicano solo alle nuove spese, ossia a quelle effettuate a partire dal 2025. In sostanza, c’è il rischio che non tutte le spese di ristrutturazione potranno essere portate in detrazione o che si dovranno selezionare quelle da portare in detrazione per massimizzare i benefici fiscali e ridurre al minimo la perdita degli sconti offerti dal Fisco. Le nuove soglie determineranno l’importo massimo delle spese detraibili e non delle detrazioni; all’interno delle spese che saranno ammesse bisognerà andare a calcolare le percentuali per le singole agevolazioni.

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